Quaderno Cesp-Bologna n. 2 gennaio 2003

I fantasmi dell'”Altro”

Atti della giornata di aggiornamento CESP sul razzismo
e interventi in occasione del Giorno della memoria 2003

A cura di CESP, Bologna / COBAS   Emilia-Romagna

Indice:Redazione Cesp, Le vetrine di Auschwitz – Legge 20 luglio 2000, “Giorno della Memoria”

Redazione CespLa censura dei libri di storia

Alberto Burgio, Sulla logica del discorso razzista

Adel JabbarIdentità plurale dello straniero

Mario Marcuz, Fratelli minori. La difficile pratica dei diritti per i migranti

Rossella Ropa, Storia e memoria dei lager nazisti: il racconto di Nella Baroncini

Gianluca Gabrielli, Insegnare il razzismo. Docenti e presidi di fronte al razzismo di Stato fascista

Daniela Antoni (a cura di), Trieste: frontiera della memoria. Intervista allo storico Giovanni Miccoli

Cristiana Fiamingo, Tra storia e memoria: l’esperienza sudafricana della commissione per la verità e la riconciliazione

Mario Zamponi, Memorie smarriteLumumba, chi era costui


Gli autori dei testi

  • Daniela Antoni (insegna Lingua e letteratura tedesca al liceo classico Dante Alighieri di Trieste)
  • Alberto Burgio (insegna Storia della filosofia all’Università di Bologna)
  • Cristiana Fiamingo (ricercatrice in Storia e Istituzioni dell‘Africa all’Università Statale di Milano , redattrice di “Afriche e Orienti”)
  • Gianluca Gabrielli (insegna nella scuola elementare Fortuzzi di Bologna)
  • Adel Jabbar (insegna Sociologia dell’immigrazione e relazioni interculturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia)
  • Mario Marcuz (avvocato; associazione Antigone, Bologna)
  • Giovanni Miccoli (già direttore del Dipartimento di Storia e Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere dell’Università di Trieste)
  • Rossella Ropa (insegna Storia contemporanea all‘Università di Bologna)
  • Mario Zamponi (ricercatore in Storia e Istituzioni dell‘Africa all’Università di Bologna, redattore di “Afriche e Orienti”)

A. GRAMSCIQuaderni del carcere, cit., pp. 1697-9 (q. 14, S 41), ove si cita un saggio di P. BOURGET (Les idées politiques et sociales de Balzac, in “Nouvelles Littéraires”, 8 agosto 1931; la traduzione del passo di Balzac ivi riportato, che Gramsci mantiene nell’originale francese, è nostra).


Legge 20 luglio 2000, n. 211

Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati e politici italiani nei campi nazisti

Art. 1.

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

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