Dietro la cattedra, sotto il banco. Il corpo a scuola

Sabato 24 maggio alle ore 17.30 Centro Sociale della Pace in Via del Pratello 53 Bologna Presentazione del libro “Dietro la cattedra, sotto il banco. Il corpo a scuola” (Prospero editore, 2024). Saranno presenti le autrici Lea Melandri e Cattive Maestre per un dialogo fra teorie e pratiche femministe e transfemministe a scuola. L’evento è inteso come uno spazio di condivisione di esperienze e di costruzione di percorsi, dai movimenti non autoritari alla scuola che resiste. L’evento è a cura di Non Una di Meno Bologna, partecipano CESP- Centro Studi Scuola Pubblica e Educare alle Differenze. “È necessario che l’educazione si rivolga alla persona nella sua interezza, superando la divisione tra corpo e mente, se si vuole che la scuola non sia il luogo della “disciplina dei corpi” ma lo spazio collettivo in cui la condivisione delle esperienze e dei desideri, delle pratiche e dei saperi può essere trasformativa.” Vi aspettiamo!

COMUNICATO STAMPA – Generi plurali: educare alla sessualità e all’affettività a scuola

Il giorno 22 febbraio 2024 si terrà presso l’istituto Belluzzi- Fioravanti di Bologna il convegno nazionale Generi plurali: educare alla sessualità e all’affettività a scuola, organizzato dal CESP- Centro studi scuola pubblica (ente accreditato per la formazione del personale della scuola presso il Ministero dell’istruzione) Il CESP da molti anni si occupa di formazione, intercettando i bisogni e le richieste del personale scolastico in merito a tematiche culturali e sociali che hanno rilevanza e ricaduta sulla vita scolastica e sulla didattica. Questo convegno nasce dalla necessità di proporre uno spazio di elaborazione comune per far fronte al fenomeno della violenza maschile sulle donne e di genere.Per questo motivo ci confrontiamo con realtà attive e presenti sul territorio che rappresentano un punto di riferimento per istituzioni e società civile, realtà con cui da tempo il CESP collabora proficuamente. Una vera e propria propaganda ideologica vorrebbe impedire ad altri di parlare e pretende di cancellare la complessità delle soggettività e dei modi di essere che nella società esistono, complessità che non può essere costretta in rigidi ruoli e modelli che si vorrebbe imporre a tutti. Riteniamo che educare all’affettività e alla sessualità sia un compito che la scuola debba affrontare in modo…