La censura dei libri di storia

Da due anni a questa parte il centrodestra sta tentando in tutti i modi di istituire organismi di controllo e censura che intervengano a condizionare la produzione dei testi scolastici di storia. L’ultimo atto è la Risoluzione della VII Commissione della Camera approvata l’11 dicembre 2002. Questi tentativi mirano a rappresentare “la storia-disciplina […] come un semplice ed opportunistico strumento al servizio del ‘vincitore’ per (ri)fondare il sistema politico-istituzionale e legittimare una nuova élite dirigente” (Luca Baldissara); alla didattica della storia viene attribuita la maschera riduttiva e grottesca della lettura del manuale agli studenti-clienti. Scompare la pratica della disciplina come scelta e lettura critica delle fonti, come tentativo di comprendere il presente attraverso la lettura critica e plurale del passato. Non possiamo che ribadire la nostra netta opposizione, già manifestata in altri momenti, verso questo ennesimo attacco alla libertà di insegnamento e di apprendimento che vede tra i suoi maggiori artefici un deputato e consigliere comunale bolognese autore, poco più di un anno fa, del famoso “telefono spia”. In questa sede è sufficiente aggiungere alcuni aspetti che non hanno trovato spazio nel dibattito condotto sugli organi di stampa mentre ci paiono di grande importanza per comprendere fino in fondo la questione sollevata:…

Libri di storia: il governo si vuole censore

I nostalgici del minculpop e la censura sui libri Dicembre 2002 – Comunicato-stampa La risoluzione della Commissione cultura della Camera, che propone di sottoporre a controllo e censura i libri di testo di storia nelle scuole, è letteralmente agghiacciante.

Adel Jabbar

Adel Jabbar è sociologo ricercatore nell’ambito dei processi migratori e interculturali. Insegna Sociologia delle Migrazioni presso il corso di laurea in Servizi Sociali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è docente al Master di cittadinanza e intercultura presso la medesima università. Nell’area della ricerca, della formazione e della mediazione culturale ha collaborato con vari enti e istituzioni, fra cui CENSIS, CNEL, Commissione per le politiche di integrazione (Presidenza del Consiglio dei Ministri). Fra le pubblicazioni più recenti si ricorda il saggio La complessità negata in L’inquietudine dell’islam a cura di Annamaria Rivera, Dedalo, 2002″La mediazione interculturale. Progetti, esperienze e figura del mediatore in alcune amministrazioni del Nord Italia“, (Rapporto di ricerca a cura di N. Lonardi e A. Jabbar), Commissione per le Politiche di Integrazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 2001”L’intercultura richiede uguaglianza sociale“, in Cem Mondialità, Gennaio 2003.