L’educazione ambientale oltre lo sviluppo sostenibile: educare ai conflitti ambientali

L’educazione ambientale oltre lo sviluppo sostenibile, educare ai conflitti ambientali

Giovedì 26 ottobre 2023 dalle ore 8.30 alle ore 16.30

in presenza presso IIS Belluzzi – Fioravanti

Via Giovanni Domenico Cassini 3

BOLOGNA

Per iscriversi: compilare il modulo: iscrizione online

Piattaforma SOFIA ID: 77090

scarica qua la locandina con gli abstract del convegno


Convegno Nazionale di Formazione

Ricordiamo che il personale ispettivo, dirigente, docente e ATA ha diritto all’ESONERO DAL SERVIZIO con diritto alla sostituzione in base all’art.64 comma 4-5- 6- 7 CCNL2006/2009 – CIRC. MIUR PROT. 406 DEL 21/02/06). Il CESP è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola (D. M. 25/07/06 prot.869).

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PROGRAMMA:

8.30-9.00: iscrizioni e registrazioni.

  • Matteo Vescovi, Cesp Bologna introduce e coordina il Convegno
  • Futuri climatici: il punto sulla crisi ecologica e gli scenari dell’IPCCFederico Fabiano, CNR – Isac Bologna
  • L’energia: un glossario per la decrescita, Alessandro Palmi – CESP Bologna

10.50-11.10 Pausa caffè (e prime domande)

  • Oltre lo sviluppo sostenibile: dalla crescita verde ai movimenti per la giustizia climatica, Emanuele Leonardi – Università di Bologna
  • L’Emilia-Romagna: da illusorio modello a hotspot della crisi climatica. Quale futuro immaginare? Wu Ming 2 – scrittore

dalle 13.00 Pranzo a buffet

POMERIGGIO 

14.00-15.30: Laboratori didattici, sessioni parallele – Attivabili a fronte di un numero minimo di iscritte/i.

  1. Scuola primaria: proposte di educazione ambientale nell’epoca dei cambiamenti climatici.
  2. Esperimenti in laboratorio sui cambiamenti climatici, adattabili a diversi livelli scolastici.
  3. Riconoscere e decostruire le fake news del negazionismo climatico per l’educazione civica nelle scuole secondarie.
  4. Guerre ed energia: un laboratorio sulle carte geografiche. A cura di Antonio Mazzeo.
  5. Strategie di ecodesign per lo sviluppo di prodotti ecocompatibili. Attività didattica per le scuole secondarie.
  6. Consumo di suolo e infrastrutture stradali – strumenti per ragionare e far ragionare nei vari ordini di scuola. A cura del collettivo Amanda.

15.30 – 16.30 Restituzione e confronto in plenaria


1. Scuola primaria: proposte di educazione ambientale nell’epoca dei cambiamenti climatici.

Rivolto a docenti della scuola primaria.

Materiali di partenza: sussidiari, testi di educazione civica, kit didattici.
Obiettivo: confronto critico di esperienze e di proposte didattiche.

Le tematiche ambientali sono entrate nella scuola nel contesto dei grandi movimenti degli anni settanta, quando ad una percezione consapevole e fondata scientificamente dei limiti dello “sviluppo” si è associata una diffusa trasformazione dal basso dei curricoli scolastici facendo spazio anche alla riflessione sull’ambiente. A cinquant’anni da questa svolta ci troviamo di fronte ad un deciso peggioramento delle condizioni ambientali del pianeta (pur accompagnato da un allargamento della consapevolezza a fasce più ampie di popolazione) e alla necessità di includere in modo più strutturale e sensato nei curricoli scolastici questa problematica cruciale della nostra epoca.
Dall’alto, sulla spinta degli organismi sovranazionali, il tema ha preso la forma dello “sviluppo sostenibile”, incardinato in manifesti come l’Agenda 2030 e assunto a scuola nelle linee guida della recente materia “educazione civica”. Per chi insegna – in questo caso nella scuola primaria – si pongono però diversi problemi. Alcuni problemi sono di carattere generale: lo sviluppo sostenibile è realmente la soluzione al disastro climatico, oppure è necessaria una prospettiva più capace di distinguere tra i diversi agenti della distruzione e prendere in considerazione il conflitto come via verso la risoluzione del problema? Altri problemi sono di carattere pedagogico-didattico: Quali argomenti sono da preferire per intervenire in maniera non episodica? Su quali curricoli operare trasformazioni e integrazioni? Come declinare queste tematiche per la fascia di età che va dai 6 ai 12 anni? Come declinare la stretta relazione tra la dimensione etica e quella scientifica e storica degli argomenti? Come porre le premesse per un pensiero critico anche nelle menti in via di formazione?
Queste sono solo alcune delle domande che ci siamo posti e che vorremmo discutere con colleghe e colleghi a partire dalle esperienze didattiche personali e dalle pagine dei libri di testo degli ultimi anni.

2. Esperimenti in laboratorio sui cambiamenti climatici

Adattabili a diversi livelli scolastici

A scuola le tematiche climatico-ambientali rappresentano un insieme di argomenti che per essere affrontati in maniera adeguata richiedono un approccio sia multidisciplinare che interdisciplinare. Rappresentano, quindi, un terreno privilegiato per favorire un apprendimento di alto livello unito alla trasversalità tra le differenti discipline, in quanto permettono di sollecitare la capacità di collegare i diversi aspetti di un problema nonché di sviluppare un pensiero critico per “leggere il mondo” nella sua complessità. Questo modello di apprendimento, in tutte le fasce di età, è rafforzato se affiancato ad un approccio laboratoriale.
Per questo, intendiamo presentare e discutere alcune semplici attività sperimentali che possono aiutare ad approcciare i temi citati; si presenteranno alcune attività (a titolo di esempio) ragionando collettivamente su come possano essere adattate ai diversi ordini di scuola. L’idea di fondo è che i contenuti climatico-ambientali legati ai semplici esperimenti proposti possano essere discussi a vari livelli di complessità e profondità, adeguandoli alla fascia di età cui sono rivolti.

3. Riconoscere e decostruire le fake news del negazionismo
climatico per l’educazione civica nelle scuole secondarie.

Rivolto a docenti della scuola secondaria

Il nostro mondo sociale, e in particolare quello delle giovani generazioni, è permeato di messaggi che negano la gravità della crisi climatica e tendono a mettere in dubbio l’esigenza di un cambiamento sostanziale delle nostre società, screditando chi si impegna in questo campo nei movimenti o nella ricerca scientifica. L’effetto complessivo è diffondere la sfiducia e l’inazione. Nel laboratorio mostreremo che buona parte di questi contenuti ha origine da vere e proprie campagne denigratorie messe in campo da reti di associazioni finanziate dalle compagnie che hanno interessi nel fossile. Analizzeremo le strategie retoriche di questi messaggi e proveremo a elaborare dei percorsi didattici che, attraverso la decostruzione delle fake news, aiutino le e gli studenti ad acquisire le competenze necessarie a verificare l’attendibilità di una fonte e favoriscano la giusta fiducia verso gli obiettivi della giustizia climatica.

4. Guerre ed energia: un laboratorio sulle carte geografiche. A
cura di Antonio Mazzeo.

Rivolto a docenti della scuola secondaria

Affrontare la crisi climatica significa considerare anche gli interessi geo-strategici militari che condizionano le politiche energetiche dei paesi firmatari degli accordi di Parigi, compresa l’Italia. Guerra ed energia fossile vanno a braccetto, sia perché il settore militare è tra i settori a maggiore emissione di CO2, sia perché gli eserciti sono chiamati sempre più chiaramente a difendere gli snodi dell’estrazione e commercio mondiale dell’energia fossile. Per questo la riflessione ecologica si dovrebbe accompagnare ad una presa di coscienza antimilitarista.
In questo laboratorio saranno presentati possibili percorsi di geografia utili ad affrontare il tema con gli /le alunni/e della scuola secondaria di primo e secondo grado.

5. Strategie di ecodesign per lo sviluppo di prodotti
ecocompatibili.

Rivolto a docenti della scuola secondaria

A partire dall’osservazione di casi esemplari di progettazione per la sostenibilità (ad es. car pooling, bike sharing), ci addentriamo nelle strategie di eco-design e indaghiamo, con checklist e tabelle, le possibili migliorie di un prodotto (ad es. una borraccia) sia rispetto a “richieste dell’ambiente ” (ad es. si possono sostituire materiali non rinnovabili? si può riutilizzare per lo stesso o per altri scopi?
si può eliminare l’imballaggio? …) che rispetto a “richieste del mercato” (ad es. estetica, economicità, disponibilità … ). Il laboratorio proposto è strutturato per le classi della scuola secondaria e mira a migliorare le capacità di lettura dei processi in un’ottica del ciclo di vita, rilevandone la scarsa integrazione della dimensione sociale e incentivare così i/le nostre studenti ad una partecipazione più consapevole al ruolo di co-progettisti nei processi di trasformazione sociale in cui siamo immersə.

6. Consumo di suolo e infrastrutture stradali – strumenti per
ragionare e far ragionare. A cura del collettivo Amanda

Adattabile ai diversi livelli scolastici

La crisi climatica pone la nostra società di fronte alla sfida di cambiare modi di vivere, eppure le scelte prese dalle istituzioni non sembrano prefigurare cambi di rotta. È, quindi, necessario disseminare alcune competenze chiave per saper leggere il nostro presente e riconoscerne i nodi più problematici.
Il laboratorio del gruppo Amanda, attivo a Bologna sul fronte delle tematiche della giustizia climatica, prevede quindi un momento iniziale in cui condividere alcune delle basi rispetto al “suolo” e alla sua ricchezza. In un secondo momento si andrà a ragionare sui diversi modi in cui esso viene sfruttato e “sigillato”, in particolare nel territorio emiliano-romagnolo. L’intento finale sarà, dunque, quello di interrogarsi sulle infrastrutture stradali – quelle già esistenti e soprattutto quelle in cantiere – e sulle logiche della loro progettualità, mettendole a confronto con il momento storico che stiamo attraversando. Nel corso del laboratorio discuteremo anche come queste tematiche possono essere declinate nei vari ordini di scuola.


Introduce e coordina Matteo Vescovi, CESP Bologna

Federico Fabiano, CNR – Isac Bologna Futuri climatici: il punto sulla crisi ecologica e gli scenari dell’IPCC

Alessandro Palmi, CESP Bologna L’energia: un glossario per la decrescita

introduzione alla seconda parte

Emanuele Leonardi, Università di Bologna Università di Bologna Oltre lo sviluppo sostenibile: dalla crescita verde ai movimenti per la giustizia climatica

Wu Ming 2, scrittore L’Emilia-Romagna: da illusorio modello a hotspot della crisi climatica. Quale futuro immaginare?

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