Nuove indicazioni nazionali: quale direzione?

Pochi giorni fa è stata diffusa dal Ministero la prima bozza delle Nuove Indicazioni nazionali, dedicata alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.  Si tratta di un documento di oltre 150 pagine, ridondante, contraddittorio nelle diverse parti, che si pone in netta discontinuità con le precedenti Indicazioni del 2012.  I tratti più forti che attraversano tutto il documento sono:  In conclusione le Nuove Indicazioni nazionali sono un testo fortemente etnocentrico, che tende alla prescrittività dei contenuti, che non si preoccupa delle differenze sociali, culturali e di genere. Promuove invece un’idea di libertà come semplice accettazione delle regole, che dimentica la dimensione relazionale del sapere e dell’apprendimento, che rappresenta una chiusura a tutto ciò che si ispira al dialogo inter-culturale e al pensiero critico. Il carattere globale della composizione delle nostre classi viene mortificato con un curricolo asfittico di apologhi risorgimentali e dell’antica Roma e di richiami alla superiorità dell’Occidente e dell’identità cristiana. Una tale massa di contraddizioni e aspetti regressivi non permette un atteggiamento emendativo, poiché la correzione di qualche passaggio o paragrafo non potrebbe rendere accettabile il testo. Inizialmente non era prevista alcuna consultazione della categoria ma negli ultimi giorni – probabilmente per effetto delle numerose critiche…

COMUNICATO STAMPA – Generi plurali: educare alla sessualità e all’affettività a scuola

Il giorno 22 febbraio 2024 si terrà presso l’istituto Belluzzi- Fioravanti di Bologna il convegno nazionale Generi plurali: educare alla sessualità e all’affettività a scuola, organizzato dal CESP- Centro studi scuola pubblica (ente accreditato per la formazione del personale della scuola presso il Ministero dell’istruzione) Il CESP da molti anni si occupa di formazione, intercettando i bisogni e le richieste del personale scolastico in merito a tematiche culturali e sociali che hanno rilevanza e ricaduta sulla vita scolastica e sulla didattica. Questo convegno nasce dalla necessità di proporre uno spazio di elaborazione comune per far fronte al fenomeno della violenza maschile sulle donne e di genere.Per questo motivo ci confrontiamo con realtà attive e presenti sul territorio che rappresentano un punto di riferimento per istituzioni e società civile, realtà con cui da tempo il CESP collabora proficuamente. Una vera e propria propaganda ideologica vorrebbe impedire ad altri di parlare e pretende di cancellare la complessità delle soggettività e dei modi di essere che nella società esistono, complessità che non può essere costretta in rigidi ruoli e modelli che si vorrebbe imporre a tutti. Riteniamo che educare all’affettività e alla sessualità sia un compito che la scuola debba affrontare in modo…