Nuove indicazioni nazionali: quale direzione?

Pochi giorni fa è stata diffusa dal Ministero la prima bozza delle Nuove Indicazioni nazionali, dedicata alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.  Si tratta di un documento di oltre 150 pagine, ridondante, contraddittorio nelle diverse parti, che si pone in netta discontinuità con le precedenti Indicazioni del 2012.  I tratti più forti che attraversano tutto il documento sono:  In conclusione le Nuove Indicazioni nazionali sono un testo fortemente etnocentrico, che tende alla prescrittività dei contenuti, che non si preoccupa delle differenze sociali, culturali e di genere. Promuove invece un’idea di libertà come semplice accettazione delle regole, che dimentica la dimensione relazionale del sapere e dell’apprendimento, che rappresenta una chiusura a tutto ciò che si ispira al dialogo inter-culturale e al pensiero critico. Il carattere globale della composizione delle nostre classi viene mortificato con un curricolo asfittico di apologhi risorgimentali e dell’antica Roma e di richiami alla superiorità dell’Occidente e dell’identità cristiana. Una tale massa di contraddizioni e aspetti regressivi non permette un atteggiamento emendativo, poiché la correzione di qualche passaggio o paragrafo non potrebbe rendere accettabile il testo. Inizialmente non era prevista alcuna consultazione della categoria ma negli ultimi giorni – probabilmente per effetto delle numerose critiche…