Mozione approvata dal XV Municipio di Roma

[Ordine del giorno del XV Municipio di Roma sul Tempo Pieno e Prolungato nella riforma Moratti. Viene qui proposto anche come proposta da estendere ad altre amministrazioni locali.

Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato]

S.P.Q.R.MUNICIPIO ROMA XV

ARVALIA – PORTUENSE

O.d.g.n.

Oggetto: Decreto Moratti

Il Consiglio del XV Municipio, riunito in seduta straordinaria il 4 luglio 2003

PREMESSO

Che il TEMPO PIENO nella scuola elementare ed il TEMPO PROLUNGATO nella scuola media hanno rappresentato nel corso degli ultimi 30 anni non solo una risposta efficace ad un bisogno sociale di cura e custodia delle famiglie e dei bambini, ma anche un modello pedagogico e didattico indispensabile per una scuola dai tempi distesi, per una pratica pedagogica in grado di ascoltare i bambini di accettarne il protagonismo nell’apprendimento, in grado di valorizzare le diversità

VISTO

Che con legge n.53 del 28 marzo 2003 sono state approvate le norme generali della riforma Moratti i cui aspetti concreti dovranno essere definiti attraverso decreti attuativi che il Consiglio dei Ministri può emettere entro due anni;

che il testo del Decreto Legislativo che il Ministro Moratti avrebbe dovuto presentare al Consiglio dei Ministri il 9 maggio scorso per una approvazione preventiva conferma:

  • La soppressione del Tempo Pieno nella scuola elementare e del Tempo Prolungato nelle scuole medie;
  • Il taglio del tempo “normale” a 27 ore settimanali sia per le medie che per le elementari, comprensive dell’orario di insegnamento della Religione Cattolica, della quota per le Regioni e quella per l’autonomia scolastica, con la possibilità di una integrazione di n.3 ore settimanali per le scuole elementari e di n. 6 ore per la scuola media in casi eccezionali.
  • La nomina da parte del Dirigente Scolastico di un insegnante Tutor con la titolarità di intervento in ordine alla programmazione, valutazione ed ai rapporti con le famiglie, cancellando la contitolarità dei docenti, i quali avranno poche ore in molte classi e si occuperanno in prevalenza dei “laboratori, creando una gerarchizzazione sia dei docenti che non salvaguarda la pari dignità degli insegnanti, annullando ogni forma di collegialità e possibilità di cooperazione educativa e dia alle discipline , separate in “materie di serie A”, affidate all’insegnante Tutor e “materie di serie B”, relegate sui laboratori, con una netta separazione sia dei contenuti che delle metodologie.

CONSIDERATE

Le gravi conseguenze che tali scelte avranno su:

  • Organizzazione degli orari e bilanci familiari, che saranno ulteriormente appesantiti dal pagamento di operatori esterni che si occuperebbero dei bambini.
  • La qualità dell’offerta formativa, garantita da una scuola basata sulle pari opportunità, sull’individualizzazione dell’insegnamento, che cerca di intervenire sulle differenze di partenza degli alunni in nome del diritto all’uguaglianza dei risultasti, e non sulla personalizzazione dei piani di studio , che riconosce precocemente le differenze individuali e divide il gruppo classe in base ad esse, sul lavoro collegiale e motivato degli insegnanti, sulla unitarietà dei contenuti e non sulla gerarchizzazione dei saperi, sul rispetto delle fasi dello sviluppo psicofisico del bambino.
  • Il livello d’occupazione nella scuola, già fortemente colpito con la legge finanziaria 2002, nella quale sono stati tagliati 8.500 posti di lavoro e con la previsione del taglio di altri 12.500 previsto per il 2003 e 2004.

CHIEDE

Che venga rispettato il diritto delle famiglie che ne fanno richiesta di usufruire del Tempo Pieno nella scuola elementare e del Tempo Prolungato nella scuola media

Che venga rispettato il diritto dei bambini ad “avere una scuola a misura di allievo”

Che il calcolo degli organici per le scuole venga fatto tenendo distinte le iscrizioni alle classi modulari e quelle alle classi a tempo pieno, al fine di garantire il numero adeguato di insegnanti alla realizzazione di tutti i Tempi Pieno ed i Tempi Prolungati richiesti.

RICONOSCE

Il valore sociale della mobilitazione di genitori e insegnanti, uniti nell’obiettivo comune di difendere la scuola pubblica per renderla sempre più idonea alle nuove esigenze, respingendo tutti i tentativi di ritorno indietro rispetto alle conquiste degli ultimi trenta anni

SOSTIENE

La battaglia delle donne lavoratrici per le quali la conquista del tempo pieno ha rappresentato uno strumento efficace di integrazione sociale dando loro la possibilità di conciliare le esigenze della famiglia e del lavoro

EVIDENZIA

L’importanza che assume una battaglia sul tema della difesa e lo sviluppo della qualità del servizio educativo, al fine dello sviluppo civile e sociale del nostro territorio

IMPEGNA

Il Sindaco e l’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Roma a promuovere un coordinamento cittadino dei Comitati di Genitori ed insegnanti, al fine di una organizzazione più efficace ed efficiente della mobilitazione

IMPEGNA inoltre

Il presidente e l’Assessore alle politiche educative del Municipio XV a:

Promuovere un Coordinamento Municipale

Facilitare l’organizzazione delle iniziative attraverso l’uso di spazi adeguati.

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