Sabato 24 maggio alle ore 17.30 Centro Sociale della Pace in Via del Pratello 53 Bologna Presentazione del libro “Dietro la cattedra, sotto il banco. Il corpo a scuola” (Prospero editore, 2024). Saranno presenti le autrici Lea Melandri e Cattive Maestre per un dialogo fra teorie e pratiche femministe e transfemministe a scuola. L’evento è inteso come uno spazio di condivisione di esperienze e di costruzione di percorsi, dai movimenti non autoritari alla scuola che resiste. L’evento è a cura di Non Una di Meno Bologna, partecipano CESP- Centro Studi Scuola Pubblica e Educare alle Differenze. “È necessario che l’educazione si rivolga alla persona nella sua interezza, superando la divisione tra corpo e mente, se si vuole che la scuola non sia il luogo della “disciplina dei corpi” ma lo spazio collettivo in cui la condivisione delle esperienze e dei desideri, delle pratiche e dei saperi può essere trasformativa.” Vi aspettiamo!
Generi plurali sguardi sulla scuola che vogliamo Venerdì 3 febbraio 2023 ore 8.30 – 13.30 in presenza presso Aula magna ITCG “Aterno-Manthonè”, via Tiburtina 202 PESCARA per iscriversi al convegno compilare questo documento e inviarlo a : cespabruzzo.chipete@libero.itscarica la locandina
LIBRI: G. GABRIELLI, D. MONTINO, LA SCUOLA FASCISTA, CESP- OMBRE CORTE, PP. 200, EURO 18 Recensione di Marcella Bacigalupi sul “Manifesto”, 6/11/2009 Il revisionismo va di moda, complice una cultura laica e illuminista che sembra aver abbandonato il campo, più attenta a gestire quel po’ di potere accademico che si muove nelle università che a confermare una leadership che per definizione dovrebbe appartenerle. Nella confusione ideologica dove qualunque affermazione vive il suo momento elevato al rango di teoria è facile giocare al revisionismo: basta rovesciare. Gianni Rodari con le favole al rovescio faceva divertire: Biancaneve bastona sulla testa/ i nani della foresta,/la Bella addormentata non si addormenta,/ il Principe sposa la brutta sorellastra,/ la matrigna tutta contenta,/ e la povera Cenerentola,/ resta zitella e fa/ la guardia alla pentola. Ma se il gioco favolistico invita al sorriso intelligente, l’esercizio politico costringe al pianto una storia stupidamente violentata. La patente ignoranza non frena chi dà aria a tutte le ubbie e può, nella cacofonia generale, gridare che Garibaldi era un losco avventuriero, Pio IX un santo e l’unità italiana una iattura. Solo Hitler, poveretto, rischia di non essere revisionato: non è che non ci abbiano provato, ma a farlo passare per uomo mite…